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Procida: il Complesso Museale dell’Abbazia

Procida sarà una delle mete da tenere d’occhio quest’anno. Con l’inizio dell’anno che la vedrà brandire lo scettro di Capitale Italiana della Cultura, saranno molti i turisti che vorranno visitarla.

In tal senso, non farti trovare impreparato, ma organizza un tour delle attrazioni che desideri visitare e consulta gli orari di apertura, per ottimizzare al meglio il tuo viaggio.

Tra i luoghi da visitare c’è il Complesso Museale dell’Abbazia, che offre un vero e proprio viaggio tra storia, tradizioni e cultura locale.

Perché visitare il Complesso Museale dell’Abbazia?

Il Complesso Museale dell’Abbazia si articola su tre livelli dove si sviluppa la mostra di opere d’arte sacra e non, l’esposizione di libri antichi, opere scultoree, nonché è qui collocato anche un presepe della scuola napoletano del XVIII secolo, uno dei capolavori che dona prestigio al complesso.

Il Presepe Napoletano del XVIII

Come abbiamo detto poc’anzi, il presepe napoletano presente all’interno del Complesso Museale dell’Abbazia è uno dei gioielli esposti che testimoniano l’eccellenza dell’artigianato settecentesco.

Il presepe è visitabile al primo piano del museo, ed è esposto in maniera permanente. I pastori che animano il presepe risalgono al XVIII secolo e sono realizzati in legno e terracotta e abbigliati con i costumi tipici dell’epoca.

La Cappella della Madonna del Rosario e la Cappella di San Michele

L’Abbazia accoglie al suo interno diverse statue di pregio. Queste ultime sono custodite all’interno della cappella della Madonna del Rosario e risalgono al XVIII secolo.

All’interno della Cappella di San Michele sono racchiusi i volumi appartenenti alla biblioteca dell’Abbazia.

Nel dettaglio, la biblioteca fu fondata da Innico d’Avalos e da San Roberto Bellarmino. Qui sono stati raccolti testi a stampa e manoscritti risalenti al XVI secolo fino al XVII secolo, per un totale di 8.000 volumi. Tra le testimonianze più preziose spiccano i corali in pergamena.

Sempre all’interno della Cappella è presente un organo del XVIII secolo realizzato da Domenico Antonio Rossi.

La Segreta: uno degli angoli più suggestivi dell’Abbazia

Questo è uno degli angoli più suggestivi del Complesso Museale. Nel dettaglio, in un percorso tra sepolture e teschi si apre una cappella di culto. Quest’ultima appare affrescata con motivi floreali e allestita con sedili lignei del XVIII secolo.

L’Ossario: il luogo più antico.

L’Ossario è il luogo più antico di tutto il complesso e si trova al piano inferiore dell’Abbazia. L’ossario ospitava una fossa comune che raggiungeva il livello del mare in profondità. Qui venivano gettate le spoglie dei defunti appartenenti al popolo.

I nobili e gli ecclesiastici delle congreghe, invece, avevano diritto alla sepoltura individuale sotto il pavimento dell’Abbazia.

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