Il Parco Archeologico di Contrada Diana, situato sull’isola di Lipari, fu scoperto nel 1971 dagli scavi archeologici condotti da Luigi Bernabò Brea e Madeline Cavalier.
Le mura urbane risalenti al IV secolo a.C. furono individuate alle pendici dell’Acropoli dell’isola nel 1954, proprio sotto Piazza Luigi Salvatore d’Austria.
Ciò che oggi si può ammirare è, esternamente, una muraglia greca edificata durante la guerra civile nel 36 a.C. per volere di Sesto Pompeo.
Oltre alle mura sono state riportate alla luce delle torri nell’area sud, mentre a ovest sono state trovate oltre 2500 tombe insieme a corredi funerari come vasi, gioielli, statuette e vari oggetti di metallo e di vetro.
Di notevole rilevanza anche i monumenti funerari di età romana imperiale con relativi sotterranei o nicchie scavate nelle pareti per contenere urne e arcosoli.
All’interno del Parco Archeologico di Contrada Diana è stata trovata anche una cisterna votiva, chiamata “Bothros di Eolo”, profonda oltre sette metri, nella cui bocca venivano gettate offerte per Eolo, il dio dei venti.
Ai turisti ricordiamo che possono raggiungere Lipari e le sue meraviglie archeologiche imbarcandosi sugli aliscafi Eolie Snav.