I tartufi istriani, famosi per la loro bontà in tutta Europa, sono l’ingrediente base di molte delle specialità tipiche della cucina croata.
I tartufi, dall’aspetto simile ad una patata, ma dal gusto molto più piacevole, non sono affatto facili da scovare nel terreno e per queste ricerche spesso i contadini si servono dell’ausilio dei cani dall’olfatto molto sviluppato.
In Croazia, il bosco di Motovun (Montona) e la pianura del fiume Mirna (il Quieto) costituiscono l’habitat naturale preferito di questa rara e molto pregiata specie di fungo. Infatti, la fertile campagna istriana, il clima mite e la simbiosi naturale con le altre specie di piante di questa area, hanno reso possibili le condizioni ideali per la diffusione di questi appetitosi tartufi.
In Istria i tartufi freschi si trovano tutto l’anno, poiché il tartufo bianco (Tuber aestivum) è raccolto da settembre a gennaio, mentre quello nero (Tuber borchii) è reperibile da febbraio ad agosto.
Tra le varie qualità di tartufo che crescono in Croazia, si distingue per pregio e dimensioni il Tuber magnatum Pico, detto anche più semplicemente il grande tartufo bianco. Molto gustosi sono anche altre specie di tartufo nero quali il Tuber aestivum, il Tuber brumale e il Tuber melanosporum.
I turisti desiderosi di assaggiare questa gustosa specialità croata, possono imbarcarsi ad Ancona o a Pescara sulle navi per Spalato e Stari Grad (Hvar) Snav.