Tra i paesaggi naturali più sorprendenti della Sicilia si distinguono certamente le gole dell’ Alcantara, situate nell’omonima Valle, nella zona nord orientale dell’isola. Si tratta di canyon profondi fino a 25 metri e larghi mediamente 3 metri.
Secondo le ipotesi più accreditate, le gole si sarebbero formate a seguito di un violento evento sismico che, con un movimento sussultorio ha spaccato in due tronconi un’antica colata lavica originatasi dall’Etna. In tal modo l’acqua del fiume Alcantara si è insinuata all’interno delle gole.
Le conseguenze di questo fenomeno sono evidenziate dalla particolare struttura delle pareti, che risulta intatta e spigolosa e simile in alcuni punti a delle “cataste di legna” oppure a delle “colonne d’organo”.
Inoltre le pareti si distinguono per la loro particolare composizione chimica. Esse infatti hanno avuto origine da una colata di lava basaltica, povera di silicio e ricca di ferro, magnesio e calcio. La lava si è poi gradualmente raffreddata, consentendo di creare forme prismatiche pentagonali ed esagonali, che richiamano la struttura molecolare dei materiali che la costituiscono.
Nell’area di Motta Camastra in località Fondaco Motta, i visitatori possono avvistare la gola più imponente e celebre dell’Alcantara, che si estende per più di 6 km.
Le gole di Alcantara sono raggiungibili da Palermo in circa due ore e trenta, prendendo l’autostrada per Catania. Arrivati a Catania, si prosegue con l’autostrada A18 in direzione Messina e si esce ai Giardini Naxos. Dall’uscita dell’autostrada si prosegue per dodici chilometri in direzione di Francavilla di Sicilia.
La splendida Sicilia e le grotte di Alcantara sono raggiungibili da Napoli con Snav grazie ai traghetti per Palermo.