Vulcano, la splendida isola di 21 km quadrati che fa parte dell’arcipelago eoliano, deve la sua esistenza alla fusione di quattro crateri di cui il più grande ed anche il più attivo è il Vulcano della Fossa, che la domina dall’alto dei suoi 391 m. di pietra rossastra.
Il nome di quest’isola è dato dal dio romano Vulcano, ma la leggenda narra che questa terra fu dimora del dio del fuoco Efesto, cacciato dall’Olimpo perchè brutto e zoppo.
Efesto, aveva la propria fucina sotto l’Etna e, grazie alle sue abilità, fabbricava gioielli, armature e corazze per gli dèi.
Zeus stesso, sotto le sembianze di una possente Aquila, discese spesso nella fucina di Efesto per farsi forgiare le celebri folgori e, per convincerlo a eseguire i lavori, gli offrì in sposa Venere, la bellissima dea dell’Amore.
Euripide, nel Dramma Satiresco “Ciclope“, attraverso l’invocazione di Odisseo così definisce il dio del fuoco: “Efesto, signore dell’Etna, brucia la luminosa pupilla del tuo ignobile vicino, lìberati da lui una volta per sempre.”
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