La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è uno dei simboli della città di Palermo, che ben rispecchia l’influenza dell’arte e della cultura islamica in Sicilia.
Infatti la struttura della chiesa più che rimandare alla concezione spaziale della tradizione romanica, richiama la planimetria delle moschee islamiche. In particolare l’influenza araba si ravvisa sopratutto nell’imponenti cupole rosse che dominano la città siciliana.
La chiesa affonda le sue radici nel VI secolo, ma durante la dominazione araba fu presto trasformata in moschea finché, Ruggero II ristabilì il culto cristiano al suo interno nel 1136 e affidò la ricostruzione del luogo di culto ai discepoli di San Guglielmo da Vercelli. In seguito, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti fu restaurata nel 1880 dall’architetto Giuseppe Patricolo.
La pianta a croce latina si divide in campate quadrate, su ciascuna delle quali poggia una semisfera, mentre il presbiterio è sormontato da una cupola. Ma la parte maggiormente conservata dell’antico convento è il chiostro, che si trova immerso in un uno splendido giardino, al quale fanno da cornice delle eleganti colonnine culminanti in capitelli corinzi. All’interno del chiostro si colloca una cisterna araba, antico retaggio dell’architettura islamica.
I turisti che desiderano visitare la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti e le altre straordinarie bellezze del capoluogo siciliano, possono imbarcarsi al porto di Napoli sui traghetti Sicilia Snav.