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Sicilia: sarde a beccafico

Uno dei piatti più rinomati della cucina siciliana sono le sarde a beccafico.
Questa specialità è stata tramandata dai domestici delle cucine nobili siciliane ovviamente modificata: al posto degli aristocratici uccelletti venivano usate le sarde, che davano al piatto l’identica sembianza. Qui di seguito vi spieghiamo la variante della ricetta originale.

In una padella abbrustolire 200 gr di pangrattato e, appena risulterà dorato, condire con olio e aggiungere 4 acciughe sott’olio sciolte precedentemente a vapore; unire 100 gr di passolline, 100 gr di pinoli e una presa di sale.
Pulire 1.200 kg di sarde, togliendo la testa e le lische, lasciando la coda. Aprirle a metà e riempirle con 1 cucchiaino del composto di pane e acciughe. Arrotolare le sarde e posarle una vicino all’altra in un tegame unto di olio, alternandole con foglie di alloro.
Condire con sale e pepe, una spolverata di zucchero, un filo d’olio e il succo di un’arancia e di un limone spremuti. Cuocere le sarde a beccafico a forno caldo per 10 minuti e servirle fredde guarnite con fettine di limone.

Informiamo i turisti che i buoni sapori della Sicilia sono raggiungibili partendo dal porto di Napoli con i traghetti per Palermo Snav.

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