Il prosciutto istriano è una rara leccornia che viene consumata nelle grandi occasioni, per la produzione limitatissima e assolutamente artigianale.
Il suo prestigio lo si deve al rigido rispetto della tradizionale produzione: viene affettato rigorosamente a mano, deve essere stagionato in un clima senza la bora secca e pungente e il sale usato è quello grezzo delle saline di Sicciole.
Il prosciutto istriano viene affettato da novembre in poi, nelle giornate di cielo terso; la coscia viene tenuta con la mano sinistra, per la zampa, mentre con la destra si procede a colpi di coltello verso di sè.
Il colore è rosso-bruno, il sapore è inconfondibile: si avverte l’aroma del pepe e del sale, mentre il grasso, che deve essere poco o niente, ha un retrogusto di noci.
Il prosciutto istriano, per essere gustato al meglio, deve essere mangiato con pane bianco casereccio.
La richiesta di questo straordinario prosciutto è sempre in aumento, ma proprio per il suo metodo di produzione, non riesce ancora a soddisfare tutti i palati dei buongustai.
I turisti che desiderano gustare il vero prosciutto istriano, possono imbarcarsi ad Ancona o a Pescara sulle navi per Spalato e Stari Grad (Hvar) Snav.