Una visita a Palermo, per tutti gli amanti della geologia, non può certo prescindere da una tappa presso il Museo “Gaetano Giorgio Gemmellaro“, anche chiamato “Museo di Paleontologia e Geologia”. Qui è possibile scoprire la storia geologica della Sicilia, tra collezioni antiche che vi consentiranno di compiere un vero e proprio tuffo nel passato.
Il Museo fu fondato nel 1861 dal paleontologo Gaetano Giorgio Gemmellaro, che ne fu il direttore per ben 43 anni, ossia fino al 1904, data della sua morte. La prima sede stabile, tuttavia, si ebbe soltanto 7 anni dopo, nel 1911, quando i reperti furono trasferiti nel Gabinetto di Storia Naturale; la struttura, però, risultò pesantemente danneggiata prima dal terremoto del 1941, e poi dai bombardamenti del 1943. Nel 1965 il Museo venne definitivamente chiuso, e i reperti custoditi furono imballati e depositati in luoghi di fortuna. Fu soltanto nel 1970 che l’Istituto di Geologia venne spostato nell’attuale sede, quella di corso Tukory, e sotto la guida di Enzo Burgio fu allestita l’esposizione che è possibile ammirare tuttora.
Quattro sono le sale presenti nel Museo:
- La sala Enzo Burgio, che conserva reperti che documentano la storia geologica dell’isola, provenienti dal Permiano al Mesozoico, spaziando dal Cenozoico al Quaternario.
- La sala dell’Uomo, che custodisce le primissime testimonianze dell’uomo in Sicilia tra cui i resti di una donna vissuta nell’epoca del Paleolitico denominata in seguito Thea
- La sala dei Cristalli, che raccoglie una lunga serie di cristalli, per l’appunto, risalenti al periodo Messiniano, epoca in cui il Mediterraneo era un grande lago salato e non ancora un mare
- La sala degli Elefanti, dove è possibile ammirare gli scheletri degli elefanti nani che vissero in Sicilia durante il Pleistocene
Non perdere la possibilità di visitare questo luogo così speciale: scopri le meraviglie di Palermo con le navi Snav e GNV! Prenota il tuo biglietto online collegandoti al sito www.snav.it.