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L’Ospedale delle bambole

Nel cuore di Napoli, in via San Biagio dei Librai, c’è un posto unico nel suo genere, che testimonia in maniera esemplare l’estro, la fantasia e la creatività del popolo partenopeo: è l’Ospedale delle Bambole, un centro di restauro che affonda le proprie radici nella tradizione artigianale napoletana sin dalla fine dell’800. 

Ma come è nata quest’idea di prestare cure “sanitarie” a delle…bambole? 

La storia ha inizio nella bottega di Luigi Grassi, storico scenografo napoletano, artigiano esperto la cui occupazione consisteva nel progettare e dipingere le scenografie dei teatri di corte e dei teatrini dei pupi dell’epoca. La leggenda narra che un giorno una madre, disperata perché l’unica bambola di sua figlia era andata in mille pezzi, attratta da quell’insolito laboratorio, chiese all’artigiano di riparargliela, e quest’ultimo, vestito con un camice bianco, come fosse un vero e proprio dottore, le promise che la bambola sarebbe tornata come nuova.

Da quel momento, tante altre mamme iniziarono a rivolgersi a Grassi per la riparazione delle bambole delle proprie figlie, al punto che nel gergo comune il laboratorio cominciò a essere chiamato “l’ospedale delle bambole”. 

E cosa rimane oggi di questa tradizione così speciale, intrisa di fiaba e immaginazione? Un museo, sito per l’appunto in via San Biagio dei Librai a Spaccanapoli, nel quale è possibile ammirare moltissimi reperti, pezzi di giocattoli d’epoca, creazioni artigianali che narrano quella storia così lontana nel tempo, ma anche attuale se vogliamo, perché ci invita a riflettere sui temi del recupero di ciò che è danneggiato, nell’epoca del consumismo sfrenato, che porta a disfarci troppo facilmente degli oggetti che si rompono, per ricorrere con eccessiva disinvoltura all’acquisto di nuovi oggetti, in un vortice di produzione e consumo che non fa altro che aumentare la quantità di rifiuti gettati nell’ambiente.

Ripristinare, recuperare, riparare ci fa vedere anche oggetti semplici, in questo caso le bambole, sotto una luce diversa, dando dignità e valore a quegli oggetti stessi, invitandoci ad avere cura per le cose a cui teniamo di più.

E il laboratorio? Naturalmente, l’Ospedale delle Bambole prosegue tutt’oggi la tradizione ultrasecolare avviata da Luigi Grassi, e quindi è possibile “ricoverare” i propri giocattoli danneggiati: il Bambolatorio si prenderà cura di loro, proprio come se fossero dei pazienti da guarire!

Per maggiori informazioni su orari di apertura e visite, si consiglia di visitare il sito ufficiale dell’Ospedale all’indirizzo web https://www.ospedaledellebambole.com/

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