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Isole Pontine: l’origine del nome di Palmarola

palma nana di palmarolaLa minuscola isola di Palmarola, la seconda per grandezza dell’arcipelago Pontino, è una riserva naturale di incomparabile bellezza.

Alcuni la chiamano anche “Forcina” per la sua particolare conformazione, ma in realtà il suo nome deriva dalla particolare specie di palma nana, (unica palma originaria dell’Europa), che cresce spontaneamente sulla sua superficie.

Si tratta della “Chamaerops humilis”, comunemente conosciuta per l’appunto come palma nana. E’ una specie tipica della macchia mediterranea appartenente al genere della “Chamaerops” della famiglia delle “Arecaceae”.

Il nome del genere si riferisce alla forma della pianta: infatti il termine deriva dal greco “chamai”=basso e “rhaps”=cespuglio. Gli antichi greci la chiamavano “Phoenix chamaeriphes”, che significa letteralmente “palma gettata per terra”.

Infatti la palma nana si presenta simile ad un cespuglio sempreverde, che raggiunge mediamente i due metri di altezza. Le foglie invece sono larghe, robuste, a ventaglio, rigide ed erette, rette da lunghi piccioli spinosi raccolti a ciuffi sulla sommità del fusto.

I turisti che desiderano esplorare lo splendido paesaggio naturale della piccola isola di Palmarola, possono imbarcarsi al porto di Napoli sugli aliscafi per le isole Pontine Snav.

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