Gli antichi coloni greci provenienti dall’Eubea, diedero ad Ischia, l’isola verde del Golfo di Napoli il nome di “Pithekoussai”, un termine dall’incerta etimologia.
Secondo la testimonianza di Senagora, questo termine trae origine dalla parola greca “pithekos” che vuol dire “scimmia” e inoltre farebbe riferimento al mito dei Cercopi, i leggendari abitanti delle isole del Golfo partenopeo. Invece in un passo della “Naturalis Historia” di Plinio il Vecchio, questo nome si fa invece risalire al termine “pythos” (= anfora).
In epoca romana l’isola divenne un importante polo di attività commerciali e manifatturiere, tanto che l’insediamento assunse il nome di “Aenaria”, derivabile dal termine latino “aenus” (= metallo). In seguito questo nome fu legato da Virgilio alla figura di Enea, che sarebbe approdato sull’isola durante le sue peregrinazioni. Inoltre il poeta latino identificò “Aenaria” con “Arime”, l’isola menzionata nell’Iliade.
Bisognerà aspettare l’812 d.C. per avere la prima testimonianza dell’attuale nome dell’isola. Papa Leone III in una lettera inviata a Carlo Magno, informandolo in merito alle devastazioni in corso nell’area flegrea chiamò l’isola “Iscla maior”.
Infine, alcuni studiosi legano il termine “Ischia” alla parola di origine semitica I-schra, che significa “isola nera”.
I turisti che vogliono esplorare le bellezze di questa splendida isola del golfo di Napoli, possono imbarcarsi al porto di Napoli sugli aliscafi per Ischia Snav.