Le isole del Golfo racchiudono numerose meraviglie e nessuna fa eccezione. In una vacanza a Ischia, per esempio, c’è molto da vedere e non solo in superficie.
L’isola è famosa, infatti, anche per i fondali brulicanti di vita dove è possibile osservare, tra le profondità delle sue acque, la fauna e la flora marina.
Vediamo insieme quali sono i punti per le immersioni a Ischia più amate da chi pratica subacquea.
Formiche: tra Vivara e Ischia
Al centro del canale tra Ischia e Procida è possibile effettuare un’immersione che ti lascerà senza fiato. Tuttavia, questa non è un’immersione per tutti oppure richiede la presenza di un esperto.
Un aspetto da non sottovalutare, infatti, è la gestione delle correnti, nonostante non si tratti di una immersione che richieda di raggiungere particolari livelli di profondità.
La secca delle Formiche è costituita da rocce quasi affioranti. Il punto di immersione è collocato in corrispondenza di un faro che segnala alle imbarcazioni la serie di scogli, che sono sommersi proprio a pochi metri dalla superficie.
Ci troviamo in presenza di un grosso corpo roccioso a cui sono appoggiati scogli isolati. Questa particolare conformazione rende possibile la formazione naturali di anfratti e tane.
Nel corso dell’immersione si potranno notare una serie di canyon che si alternano ad archi di pietra. Il fondale è ricoperto da un tappeto di posidonia. Questo è l’ambiente perfetto per la proliferazione di specie come il pesce ago cavallino. In questo habitat possiamo notare anche la presenza delle cicale di mare, gamberetti e granchi. Questo è anche il regno degli scorfani, saraghi, polpi e murene.
Punta Sant’Angelo
Sant’Angelo è uno dei borghi più rinomati di Ischia. Località chic e mondana è apprezzata non solo per le spiagge, i locali e i ristoranti tipici, ma proprio a Punta Sant’Angelo troviamo uno dei punti di immersione particolarmente apprezzati.
Si tratta di una parete tufacea che è situata proprio sul versante meridionale dell’isola. In questo luogo possiamo trovare sia fauna di passo che di tana. Tra la flora possiamo osservare gorgonie e paramuricee. Inoltre, si possono ammirare i rami di Gerardia Savaglia che rappresentano una rarità.
Punta San Pancrazio
Sempre presso il versante meridionale dell’isola troviamo Punta San Pancrazio, un altro luogo dove effettuare un’immersione dal fascino unico.
Anche in questo caso si tratta di una parete scoscesa formatasi in seguito a una franata. L’immersione raggiunge circa una quarantina di metri di profondità. Lungo la discesa si possono trovare le tane dei polpi e popolazione di gamberi.
Molto diffusa è la flora composta da eunicella cavolini. Scendendo gradualmente di profondità si trovano scorfani, aragoste, ricci e stelle marine. Insomma se siete appassionati di subacquea e fotografia marina, allora questa è un’esperienza imperdibile.
Il sito archeologico di Aenaria
Per chi ama unire più passioni in una allora si suggerisce una visita al sito archeologico di Aenaria.
Situato nella baia di Cartaromana questo insediamento urbano di età romana giace a sei metri di profondità. Dal 2011 in poi sono stati riportati alla luce i resti della banchina portuale e le strutture murarie di una villa, nonché altri elementi che costituivano l’insediamento, che sbucano tra la vasta prateria di posidonia.
Muraglione
Nel canale di Ischia si può costeggiare un muro naturale le cui pareti sono ricche di anfratti che costituiscono il rifugio sicuro per numerose specie marine.
La profondità massima è di circa venti metri e si possono ammirare anche le specie sottomarine che contraddistinguono la flora mediterranea.
Secca della Catena
La secca della Catena è un altro suggestivo punto di immersione situato presso l’isola di Ischia. Si scende per le pareti che arrivano fino a 90 metri di profondità.
Procedendo nell’immersione si possono incontrare tonni, ricciole e molto altro ancora. Tutti questi fattori rendono l’immersione presso la secca della Catena una delle più affascinanti dell’isola verde.
Scoglio della Nave
Ci troviamo presso Punta Imperatore nella zona sud ovest dell’isola di Ischia. Dal mare emerge uno scoglio che ha le fattezze di una nave. Secondo la leggenda si tratta della nave con la quale i Feaci accompagnarono Ulisse a Itaca.
Al ritorno la nave fu trasformata in una rupe da Poseidone che non gradì l’aiuto offerto dai Feaci a Ulisse.
Immergendosi dal lato del versante sud scenderemo presso un fondale ricco di cavità e passaggi brulicanti di fauna e di flora. Le zone più buie sono abitate dai gronchi.
L’immersione è adatta sia ai più esperti che ai neofiti, ovviamente è sempre necessario osservare le precauzioni del caso, per immergersi in maniera sicura.
Il Bellommo
Chiudiamo la nostra rassegna con la secca rocciosa detta del Bellommo. Ci troviamo a Punta Caruso presso il versante nord occidetale dell’isola. Il banco roccioso si estende tra i 15 e i 33 metri. Si possono ammirare vaste macchie di posidonia oceanica e gorgonia bianca e gialla. Qui passano cernie, dentici e barracuda.
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