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I pesci non chiudono gli occhi, di Erri De Luca

I pesci non chiudono gli occhi” è un libro di Erri De Luca. Un romanzo che sa di poesia: tante piccole frasi dal taglio poetico che danno un significato profondo ad ogni pagina.

Erri De Luca è uno scrittore e giornalista napoletano, classe 1950. Ha più di 50 pubblicazioni tra saggi, romanzi, poesie, opere teatrali e traduzioni. Particolarmente attivo politicamente durante gli anni ’70.

Il romanzo è ambientato a Ischia durante il periodo estivo. Un uomo sessantenne ricorda un’estate di 50 anni prima. Un’estate diversa dalle altre perché vissuta durante un’età particolare e caratterizzata dall’incontro di una ragazzina poco più grande di lui che gli insegnerà il significato della parola “amore”.

Il libro spiega anche quanto un bambino, seppur di soli 10 anni, inizi a maturare pensieri da adulto e a scoprire la vita nelle sue varie sfaccettature. Una maturità di pensiero che resta intrappolata in un corpo minuto e infantile.

L’infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato delle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.

È una storia tenera e dolce, piacevole da leggere. Un romanzo che si snoda tra ricordi lontani, di quando l’autore era ancora bambino, e ricordi più recenti di un adulto ancora alle prese con le scelte della vita.

Il periodo estivo in questione è fatto di pescatori, libri da leggere e cruciverba da risolvere. Un’estate dove il bambino incontra una ragazzina del nord con la quale condivide gli stessi interessi e ne rimane colpito.

Il titolo “I pesci non chiudono gli occhi” è tratto dal discorso tra i due ragazzini durante il momento del loro primo bacio.

“Era così bellissima vicina, le labbra appena aperte. Mi commuovono quelle di una donna, nude quando si accostano a baciare, si spogliano di tutto, dalle parole, in giù.”
“Chiudi questi benedetti occhi di pesce”
“Ma non posso. Se tu vedessi quello che vedo io, non li potresti chiudere”
“Da dove ti spuntano questi complimenti, piccolo giovanotto?”
“Che complimenti ? Dico quello che vedo”.

Lo stile di Erri De Luca è semplice, con parole usate nel parlato ma con una certa poesia in ogni frase che allieta il lettore durante la storia. Una lettura gradevole e non impegnativa. Un romanzo scorrevole e bello da leggere.

 

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