Il teatro a Napoli è sempre stato un elemento culturale di primo piano grazie alla presenza di personaggi come Eduardo De Filippo, che l’hanno reso celebre in tutto il mondo.
Eduardo nacque nel 1900 da Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo. Questi ultimi, in verità, ebbero una relazione extraconiugale da cui nacquero tre figli: Titina, Peppino ed Eduardo, che presero appunto il cognome della madre.
Eduardo calcò le scene da piccolissimo, infatti, aveva solo quattro anni quando comparve sul palcoscenico del Teatro Valle di Roma. Già nella prima gioventù mostrò una certa inclinazione per la scrittura e iniziò a comporre le prime poesie. Nel 1914 entrò a far parte della compagnia teatrale del fratellastro Vincenzo Scarpetta, dove recitava anche Titina. Dopo tre anni, il fratello più piccolo, Peppino, si unì al gruppo teatrale. Per la prima volta i De Filippo furono su un palcoscenico insieme.
Con il sopraggiungere della guerra, Eduardo fu chiamato a prestare servizio di leva come bersagliere. In questo periodo si ritrovò a organizzare spettacoli e recite per i soldati, ed è sempre in questo periodo che maturò la passione per la scrittura che sfociò nella realizzazione del primo atto unico: Farmacia di Turno, in cui emerge la vena amara, spesso presente in molte delle opere di Eduardo.
Nel 1922 scrisse Ho fatto un guaio?Riparerò! che nella versione definitiva fu poi intitolata Uomo e Galantuomo. Questa è un’opera che mostra come Eduardo sia legato non solo alla commedia scarpettiana, ma in qualche modo anche a Pirandello, soprattutto nel trattare i temi della pazzia e del tradimento. Questi temi, appena citati, li ritroviamo anche nella commedia Ditegli sempre di si, rappresentata nel 1927. Dopo la morte del padre, Eduardo cominciò a desiderare di aprire una nuova compagnia con il sostegno e la collaborazione dei fratelli.
Dal 1931 in poi iniziò una prolifica attività compositiva accompagnata, naturalmente, da un’intensa attività teatrale, sempre al fianco degli inseparabili fratelli Titina e Peppino. In questo periodo nacque la compagnia di famiglia, per l’appunto chiamata Il Teatro Umoristico “I De Filippo”. Il 25 dicembre del 1931 va in scena al Teatro Kursaal, per la prima volta, Natale in Casa Cupiello, una delle commedie più amate dal pubblico di tutti i tempi. Insieme alla attività di commediografo che vede la nascita di testi come Chi è cchiù felice ‘e me!, Eduardo continua a esibirsi sui palcoscenici dell’avanspettacolo. Il salto di qualità che trascinò via Eduardo dal provincialismo lo si deve all’incontro casuale con Luigi Pirendello. Tale incontro portò Eduardo a esibirsi nella parte del Ciampa nel Berretto a Sonagli.
Nel 1944, a causa di dissidi, i fratelli Peppino e Eduardo si separano dopo aver recitato per l’ultima volta insieme al Diana. Entrambi fondarono le proprie compagnie, proponendo due modi di fare teatro molto differenti fra loro. Nel 1948 Eduardo acquistò il Teatro San Ferdinando, che all’epoca era semidistrutto. L’inaugurazione del teatro avvenne circa sei anni dopo, con la messa in scena di Palumella zompa e vola. Tra le opere più significative di questo periodo ci sono Napoli Milionaria, Questi Fantasmi e Filumena Marturano, scritta, quest’ultima per Titina. Eduardo continuò a esibirsi e anche a partecipare a progetti cinematografici sia come attore che come regista, che presentavano dei riadattamenti delle sue stesse opere e non solo.
Sono tantissime le commedie e i drammi che hanno reso celebre Eduardo e ne hanno mostrato la grande bravura nel sondare l’animo umano nelle sue più intime sfaccettature. Tra le commedie della maturità possiamo ricordare Gli Esami non finiscono mai! che risale al 1973 ed è l’ultimo lavoro teatrale scritto da Eduardo. La commedia racchiude la somma di un’esistenza, quella di Giacomo Speranza, che si snoda in tre atti intesi, ricchi di colpi di scena e di momenti di forte emotività, in cui il pubblico è chiamato, come confidente del protagonista a raccoglierne le confidenze e a essere testimone dei momenti più importanti. Nonostante i vari problemi di salute Eduardo si esibì fino alla fine dei suoi giorni. Ricordiamo anche che Eduardo De Filippo fu nominato senatore a vita nel 1981.
Eduardo De Filippo si spense nel 1984, ma le sue opere e il suo spirito vivono per sempre grazie ai tanti che ne coltivano l’eredità, primo fra tutti il figlio Luca De Filippo, che da sempre è il portavoce del genio e delle opere di Eduardo.