Eduardo Ciannelli è un attore nato a Ischia il 30 agosto nel 1888, ed era originario di Lacco Ameno. Ancora oggi la sua casa, che si trova in una via laterale del corso principale, è di proprietà della famiglia Ciannelli, e l’isola di Ischia l’ha voluto ricordare apponendo una targa sull’edificio, al fine di mantenerne viva la memoria.
Ciannelli era figlio di un medico napoletano, che al tempo era proprietario delle Terme di Santa Restituta. Eduardo conseguì gli studi universitari per intraprendere la stessa carriera del padre, ma la passione per il teatro e il mondo del cinema non gli diede possibilità di scelta, costituendo un’attrattiva irresistibile.
La sua carriera non iniziò come attore, ma prese il via in una compagnia di canto lirico, dato che era un baritono. Come cantante riscosse un notevole successo e si esibì sui più importanti palcoscenici europei. Ricordiamo che si esibì anche alla Scala di Milano.
Nel 1919, all’età di trentuno anni, si stabilì a New York, dove partecipò a diversi spettacoli musicali. La sua bravura lo portò a esibirsi sui palcoscenici di Broadway. New York portò fortuna al giovane cantante e attore ischitano, che proprio in questo periodo conobbe Alma Wolfe, con la quale convolò a nozze. Fu un matrimonio felice che durò tutta la vita.
La sua carriera prese un’altra direzione quando approdò alla prosa, cimentandosi non solo come attore, ma anche come regista. Nel 1933 debuttò nel film Notturno viennese, dove la sua interpretazione gli valse l’attenzione di molti produttori di Hollywood che lo ricercano per le parti di cattivo. In particolare, Ciannelli si trovò spesso a indossare i panni del gangster vista la sua somiglianza con il mafioso Lucky Luciano.
Ciannelli non era solo in grado di interpretare il ruolo del villain, ma aveva una predisposizione naturale per i ruoli comici e brillanti, in cui spesso si cimentava in teatro.
Lavorò con i registi più famosi come Alfred Hitchcook che lo volle nella pellicola del 1940, Il prigioniero di Amsterdam. Dopo il secondo conflitto mondiale, tornò in Italia, dove recitò nel film Patto con il Diavolo di Luigi Chiarini. In seguito continuerà a lavorare tra l’Italia e gli Stati Uniti, con l’unico rimpianto di non aver mai girato un film nella sua amata Ischia.
Anche in Italia Eduardo Ciannelli viene diretto da registi che hanno fatto la storia del cinema: da Zampa a Monicelli, da Sergio Leone a Michelangelo Antonioni.
Edoardo Ciannelli muore a Roma nel 1969, ma nello stesso anno sono usciti tre film a cui aveva partecipato quali: La collina degli stivali, L’oro di MacKenna e Il segreto di Santa Vittoria. Rispetto ai ruoli di spietato assassino che spesso interpretava, chi conosceva Ciannelli ne ricorda il carattere mite e solare.