Tra i luoghi caratteristici della Croazia possiamo annoverare nelle vicinanze di Spalato l’abitato di Vragnizza o Vranijic. Questa località si trova sull’omonima penisola, collegata alla terraferma tramite un istmo tutt’oggi carrabile.
L’abitato sorge quasi alla foce del fiume Jadro, e fu un luogo abitato fin dai tempi più remoti. Sono state rinvenute, infatti, testimonianze del periodo preistorico oppure risalenti al periodo della colonizzazione greca prima e romana poi.
In particolare, proprio la dominazione romana ha lasciato tracce maggiormente evidenti, e ancora oggi conservate, che riguardano edifici, sculture e anche il ritrovamento di alcuni sarcofagi. La storia di Vragnizza continua nel periodo medioevale quando la cittadina appartenente al distretto di Salona era nota con il nome di Durania e poi Urania dopo il 1205, quando l’abitato venne distrutto dai Veneziani, a seguito di una rappresaglia che li vedeva contrapposti al vescovo di Spalato.
Vragnizza fu dominio esclusivo dell’arcivescovo di Spalato per secoli, e proprio in tal proposito nel XV secolo sorse, proprio in quest’area, il massiccio castello arcivescovile. Quest’ultimo era una vera e propria fortezza, intorno al quale poi si sviluppò il villaggio medioevale. A seguito dell’invasione dei Turchi, il centro fu abbandonato dalla popolazione e l’abitato distrutto.
Vragnizza restò in mano agli Ottomani per circa un secolo più tardi, nel 1671 la cittadina venne nuovamente abbandonata. L’abitato attuale venne a crearsi proprio in virtù di una scelta di ripopolamento dell’area che fu poi di fatto effettuata da emigranti dell’entroterra, provenienti dai boschi del massiccio dello Zagora, situato sopra la Riviera dei Castelli e dal villaggio di S. Pietro di Dernis.
A questo periodo risale la costruzione dell’istmo che avrebbe collegato l’isola alla terraferma, attraverso un’operazione di riempimento del canale preesistente.
Vrgnizza è nota anche per la sua chiesa parrocchiale che nel corso dei secoli fu eretta e distrutta più volte, ed è dedicata a S. Martino, a S. Stafano papa ed alla Madonna. Nel dettaglio l’ultima ricostruzione risale della chiesa risale al 1914, e nel 1928-30 ci furono dei lavori di ristrutturazione che videro impegnato anche Jozo Kljaković che ebbe il compito di affrescarne le pareti.
Tra le attrazioni che troviamo in zona c’è l’Acquario di Split dove grandi e piccini potranno ammirare le diverse specie marine presenti in questa struttura. Nelle vicinanze, invece, si trova il Marjan Park, quest’ultimo ideale per chi ama le escursioni all’aria aperta.
Per chi desidera, invece, ammirare i resti delle bellezze architettoniche costruite dai romani, oltre al Palazzo di Diocleziano presente a Spalato, sarà possibile visitare i resti dell’anfiteatro di Salona e Ministirine.
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