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Capri: Villa Lysis

Tra i luoghi meno conosciuti dell’isola di Capri c’è Villa Lysis. Questa residenza venne inizialmente chiamata La Gloriette e successivamente anche come Villa Fersen.

Villa Lysis è una residenza dallo stile neo-classico che si trova nella parte settentrionale dell’isola, in via Lo Capo. Elementi architettonici moderni e classici contraddistinguono l’edificio, caratterizzandolo in maniera peculiare.

La villa fu progettata nel 1905 da Édouard Chimot. Lo stile prevalente è quello Liberty. Il committente fu il poeta francese, il barone Jacques d’Adelswärd-Fersen,che vi stabilì in quel luogo la sua dimora.

Nel dettaglio, la villa è stata realizzata su un terreno in cima a un collina all’estremità nord-est dell’isola. Il luogo è stato scelto perché proprio nelle vicinanze l’imperatore Tiberio vi costruì Villa Jovis. Il nome della villa si riferisce al dialogo di Platone Liside sul tema dell’amicizia.

La villa, per la sua bellezza, fu descritta da Roger Peyrefitte come il simbolo vivente dell’alta Capri. La villa, infatti, non era una comune dimora, ma alla biblioteca si accostava la fumeria di oppio e altari. Elementi dal gusto neogotico e neoclassico si fondono e si inseriscono nel contesto architettonico tipico dell’isola.

Tra gli ospiti della villa ci furono Hans Paule, Gilbert Clavel, Otto Sohon-Rethel, la marchesa Luisa Casati e la poetessa Ada Negri. Quando Fersen morì nel 1923 la villa fu oggetto di una disputa testamentaria. Passò alla sorella di Fersen, Germaine che a sua volta la donò alla figlia, la contessa di Castelbianco.

Nel 1934 la villa necessitò di lavori per via di crolli e cedimenti che interessarono la struttura. A causa dell’abbandono il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali emise un decreto che poneva il vincolo temporaneo sulla proprietà, nel 1985. Allo stesso tempo fu stabilito il diritto di prelazione e nello stesso anno fu creata la Fondazione Lysis.

Tre anni dopo il vincolo divenne definitivo. Tuttavia, solo nel corso degli anni novanta la villa fu sottoposta a restauro con i fondi messi a disposizione dall’Associazione Lusis e del Comune di Capri.

Il restauro fu curato dall’architetto toscano Marcello Quiriconi. La villa fu poi riaperta al pubblico negli anni duemila e utilizzata in estate anche per la realizzazione di spettacoli teatrali e concerti. Scopri l’isola del piacere con gli aliscafi Napoli – Capri SNAV.

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