In uno dei punti più alti dell’isola di Capri, più precisamente sul versante del monte Solaro che guarda verso il comune di Capri e a strapiombo su Marina Piccola, sorge l’Eremo di Cetrella, o anche definito Eremo di Santa Maria di Cetrella.
L’origine del nome non è ancora del tutto conosciuta; diverse ipotesi sussistono a tal riguardo. C’è chi lo ricollega a una pianta molto presente sull’isola, ovvero la citronella; un’altra scuola di pensiero, invece, lo fa risalire a un antico tempio intitolato alla Venere Citerea.
La costruzione dell’eremo risale al XV secolo. Sull’esterno è presente una muratura con schegge appuntite, per proteggere meglio l’interno della chiesa.
La struttura è a due navate, di cui una dedicata alla Vergine Maria e l’altra a San Domenico, ritratto in un dipinto che fu realizzato nel corso del secolo XVI.
Il complesso comprende anche un campanile, una sacrestia e celle destinate al riposo di frati francescani e domenicani, che hanno scelto questo luogo per via del silenzio e del senso di pace che è possibile trovare qui.
Si tratta di un luogo molto importante nell’ambito del culto tradizionale caprese: i pescatori, infatti, lo sceglievano spesso come meta di pellegrinaggio prima di affrontare un viaggio in mare, affidandosi alla Vergine Maria protettrice dei marinai.
Ancora oggi, il culto della Madonna è molto sentito dalla popolazione isolana, e viene tramandato di generazione in generazione.
Una visita all’Eremo di Cetrella è d’obbligo anche per gli amanti della natura: qui è presente infatti una rigogliosa vegetazione prettamente mediterranea, della quale fanno parte pini, castagni, querce, ginestre, narcisi e moltissime altre specie vegetali e floreali dalla grandissima bellezza.
Ricordiamo che l’isola è raggiungibile tutti i giorni dell’anno dal porto di Napoli grazie al servizio di aliscafi per Capri messo a disposizione da SNAV.