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Capodanno: i cibi portafortuna

La tradizione partenopea è ricca di credenze che investono ogni ambito della vita quotidiana. Anche per quanto riguarda il cenone di Capodanno, ci sono alcuni cibi che non possono mancare sulla tavola perché simboli di buona fortuna, prosperità e salute.

 

Vediamo quali sono i cibi che non possono mancare per un cenone di Capodanno in stile partenopeo.

 

Lenticchie

lenticchie a CapodannoLe lenticchie si trovano spesso in abbinamento al cotechino o alle salsicce. C’è chi le serve proprio a mezzanotte. Si trovano sulla tavola perché, secondo la tradizione popolare, queste ultime “portano soldi!”. La similitudine tra la lenticchia e il denaro, probabilmente, è dovuta al fatto che il legume ha una caratteristica forma appiattita che ricorda quella delle monete. Mangiare le lenticchie a Capodanno significa, idealmente, augurarsi nuovi guadagni per l’anno nuovo.

 

Uva

L’uva è un altro simbolo del Capodanno. Nel corso del tempo ha assunto il significato di “abbondanza”. Per questo motivo non è difficile Uva e melograno a Capodannotrovare sulle tavole partenopee l’uva, sia come centrotavola che come frutto a chiusura di pasto.

Melograno

Il melograno è un altro frutto che si trova sulle tavole la sera del cenone. Si compone di tanti semi e pare che gustarne alcuni oppure assaporarne il succo sia propiziatorio per l’anno nuovo.

 

 

Peperoncino a CapodannoPeperoncino

Altro simbolo della cultura gastronomica partenopea è il peperoncino. Il suo colore acceso e la caratteristica forma ricordano il cornicello, un oggetto immancabile per chi vuole scacciare la malasorte. Così il peperoncino si trova sulla tavola di Capodanno in diverse pietanze, talvolta anche in abbinamento alle lenticchie, così da augurarsi soldi e buona fortuna.

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