In Sardegna rivivono antiche e particolari tradizioni che si tramandano intatte di generazione in generazione nel corso dei secoli.
Ogni anno, tra luglio e agosto, a Santadi si celebre il cosiddetto “Matrimonio Mauritano”, un antico rituale che affonda le sue radici nella cultura contadina dei “Maureddini”, la popolazione sarda del Basso Sulcis, che ha convissuto per secoli con le tribù berbere dei Mauri, sbarcati in Sardegna.
Questa manifestazione prevede la celebrazione di un vero e proprio matrimonio, in cui rivive la semplicità degli antichi gesti compiuti dagli sposi e dalle loro famiglie.
Prima della cerimonia le madri benedicono i figli cospargendo loro il capo con “sa gratzia”: i petali delle rose, il grano, il sale e le monetine che sono un augurio di benessere e felicità per la nuova coppia.
Gli sposi indossano gli abiti della festa ricamati in seta e lino, mentre sfilano sugli antichi carri, le traccas, accompagnati dal suono delle launeddas. Il rito matrimoniale detto “sa coia” ha luogo nella chiesa di San Nicola mentre i festeggiamenti rallegrano il ricevimento nuziale fino a notte fonda.
I turisti che desiderano assistere a questo evento così suggestivo possono raggiungere la cittadina di Santadi da Olbia, percorrendo la statale diretta a Cagliari.
Per arrivare in Sardegna, si può partire da Civitavecchia, imbarcandosi sui traghetti per Olbia Snav.