La Certosa di San Giacomo a Capri è un complesso che vanta un’antica storia. Fondata nella seconda metà del Trecento, due secoli dopo fu sottoposta a importanti lavori di restauro, dovuti ai danni riportati a seguito delle incursioni piratesche avvenute nel 1563. L’architettura del luogo presenta quindi diverse stratificazioni, in quanto la struttura fu ampliata anche nel corso del Settecento. Durante il corso dell’Ottocento la Certosa fu soppressa e messa a disposizione per varie destinazioni d’uso: caserma prima, ospizio per invalidi poi. Dal 1860 al 1898 fu sede della V Compagnia di Disciplina, dove venivano confinati anarchici e militari di cattiva condotta.
Oggi la Certosa rappresenta non solo uno dei monumenti più suggestivi dell’isola di Capri, ma è diventato un vero e proprio centro culturale, dedicato all’arte e alla musica. In particolare, il Refettorio ospita dal 1975 il Museo Diefenbach, che conserva le opere dell’omonimo pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, che proprio a Capri finì i suoi giorni.
Come abbiamo accennato attualmente gli ambienti della Certosa sono destinanti allo svolgimento di congressi, convegni e mostre temporanee. La Certosa ospiterà fino all’11 dicembre 2016 la mostra di arte contemporanea Capri Orient Express. La mostra è stata curata da Sergio Risaliti, supportato dal coordinamento tecnico scientifico di Patrizia Di Maggio, la quale si occupa della direzione della Certosa.
La mostra si svolge all’interno della manifestazione Capri – The Island of Art, giunta alla sua seconda edizione e che ha lo scopo di trasformare l’isola in un “museo a cielo aperto”, caratterizzando con le opere d’arte i luoghi culto dell’isola.
La mostra di arte contemporanea si focalizza principalmente su tre figure: Marco Bagnoli, Domenico Bianchi e Remo Salvadori. Le opere di questi artisti sottolineano il rapporto tra antico e moderno e si caratterizzano per elementi simbolici di chiara ispirazione orientale e mediorientale.
Le opere scelte per l’esposizione sono un chiaro esempio di dialogo con le culture del Mediterraneo e del lontano Oriente, mostrando la personale visione di ogni singolo artista. I richiami orientali sono presenti anche nell’architettura della Certosa: in tal senso rileviamo una sorta di continuità tra interno ed esterno che costituisce per il visitatore un filo conduttore.
L’arte contemporanea in questo caso assolve anche a un’altra funzione, cioè quella di calamitare l’attenzione verso luoghi simbolo dell’isola, che hanno contribuito a rendere immortale l’identità e la cultura di Capri.
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