La chiesa di San Matteo, posta nella centralissima via Vittorio Emanuele di Palermo, è uno scrigno colmo di opere d’arte.
La facciata seicentesca è tipicamente barocca, arricchita da tre statue che rappresentano al centro la Vergine, a sinistra San Matteo, mentre a destra San Mattia.
La sua edificazione risale al 1633 per volere dell’Opera dei Miserenimi; fu consacrata nel 1647 e finita nel 1664 per opera di Carlo D’Aprile e Gaspare Guercio.
Nell’interno cinquecentesco si possono ammirare gli stucchi del famoso scultore Serpotta e gli affreschi di uno dei maggiori pittori siciliani, Vito D’Anna.
Ma la chiesa di San Matteo nasconde altre importanti opere tenute segrete. Nel sottosuolo vi è una cripta con maioliche e poggiateste, in cui vennero deposte proprio le salme degli artisti palermitani Serpotta e D’Anna.
Inoltre, nascosta da un genuflessorio, vi è una botola che si racconta essere stata utilizzata dai Beati Paoli per spostarsi nei sotterranei di Palermo.
I turisti che volessero visitare il capoluogo siciliano e le sue chiese ricche di arte, possono approdarvi imbarcandosi a Napoli sui traghetti per Palermo Snav.