Napòlide è un libro che lo scrittore e poeta Erri De Luca (definito di recente “lo scrittore del decennio” dal critico Giorgio De Rienzo) dedica alla propria terra natia: Napoli.
E’ definito napòlide colui che lascia il capoluogo partenopeo e ne perde la cittadinanza e, pur essendo lontano da Napoli, si sente sempre vicino alla propria terra di origine, portandola nel cuore.
Erri De Luca inizia il romanzo con una serie di ricordi legati a Napoli, dalle commedie di Eduardo De Filippo al maestro della scuola elementare, dal ragù fatto in casa, al pallone.
Nel libro autobiografico di Erri De Luca, lo scrittore ricorda anche quando ha lasciato Napoli la prima volta, a 18 anni, e quando vi è ritornato per amore. Finito il legame con la ragazza, lo scrittore ha abbandonato nuovamente la città descrivendo le sue sensazioni con queste parole: “perché le città coincidono con un amore, si è cittadini per virtù di abbracci e io lo sono stato per un anno. E dopo, nient’altro da toccare”.
Ricordiamo ai turisti che la bella Napoli è raggiungibile partendo da tutte le destinazioni servite dalle navi Snav.