Era il 2011, più precisamente il mese di aprile, quando noi di Snav Magazine dedicavamo al genio e all’estro di Pino Daniele questo articolo: da allora sono passati più di 9 anni e purtroppo, come tutti sappiamo, nel frattempo Pino è venuto a mancare, privando il mondo del suo incredibile talento e di chissà quante altre perle che avrebbe potuto creare e condividere con tutti noi se fosse in vita ancora oggi.
Non è tuttavia scontato dire – non questa volta – che la sua musica e le sue composizioni ci accompagneranno ancora per tanto tempo, sopravvivendo alle leggi dello spazio e del tempo, perché l’eredità artistica e culturale lasciata da Pino Daniele sembra davvero destinata all’Olimpo dell’immortalità, andando a toccare sfere che di solito sono destinate soltanto alle leggende assolute.
Probabilmente in Italia nessuno meglio di lui, negli ultimi 40 anni, ha saputo fondere alla perfezione la musica di stampo popolare (laddove l’accezione è proprio quella tipicamente del “pop”) con i gusti di uno stile raffinato, frutto di una continua ricerca musicale che è riuscita ad esplorare territori talvolta agli antipodi, come quelli del jazz, del blues, della bossa nova e della world music a tinte afro e arabeggianti.
Anche lo switch linguistico, dal napoletano degli esordi all’italiano dei suoi lavori più recenti, segna un percorso artistico che partendo dai vicoli di Partenope ha saputo poi collocarsi su di un piano universale, dando voce con semplicità e incisività al tempo stesso a stati d’animo, emozioni e sentimenti che caratterizzano la vita di tutte le persone, qualunque sia latitudine. Testimonianza di ciò sono le numerose collaborazioni con tanti “mostri sacri” del panorama musicale internazionale, che hanno saputo cogliere lo spessore dell’arte di Pino Daniele e fondersi alla perfezione con essa: come dimenticare i duetti con Eric Clapton, Pat Metheny, Billy Cobham e Chick Corea?
In definitiva, il lascito di questo musicista appare oggi come un tesoro dal valore davvero inestimabile, e non sarà per niente facile trovare un nuovo Pino Daniele. L’unica certezza che abbiamo è che capolavori come “Quanno chiove”, “Terra mia”, “Alleria”, “Anna verrà”, “Yes I know my way”, “Quando”, “Napule è” e tanti altri ancora non smetteranno mai di risuonare nelle case e nei luoghi di aggregazione di tutta Italia e, sicuramente, di tanti altri posti del mondo.