Sorrento, l’antica cittadina campana affacciata sul Mar Tirreno, può vantare numerosi luoghi d’interesse, tra i quali alcuni monumenti di notevole rilevanza storico-artistica.
Abbiamo notizia della Cattedrale di Sorrento già a partire dal I secolo d.C., ma è solo verso il XV secolo che le testimonianze si infittiscono, quando l’arcivescovo Falangola decise la ricostruzione della chiesa intitolata ai Santi Filippo e Giacomo, perché diventasse la cattedrale della città.
Dopo l’invasione turca del 1558, la Chiesa fu ricostruita e impreziosita aggiungendo nel presbiterio il trono arcivescovile realizzato con splendidi marmi policromi.
Oggi, tra le opere conservate ancora all’interno della Cattedrale, i turisti possono ammirare nell’interno delle tre navate separate da quattordici pilastri, la paletta di Silvestro Buono raffigurante “La Vergine tra San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista”, posta sotto il pulpito marmoreo del 1573. Inoltre in una delle cappelle si il rilievo con la raffigurazione del Sacrificio del Sangue di Cristo, in stile classicheggiante e risalente al 1522, mentre ancora all’interno di un’altra cappella della chiesa si trova un elegante organo settecentesco realizzato da Nicola Mancino con ricchi intagli dorati. Infine in fondo alla navata della cappella del Sacramento è posto un Crocifisso ligneo del’400 su un altare in marmi policromi con motivi naturalistici tipici dell’ultimo scorcio del 600, con splendidi putti ai lati realizzati da Domenico Antonio Vaccaro.
La bella Cattedrale, simbolo della città di Sorrento è raggiungibile in circa dieci minuti a piedi dal porto proseguendo lungo via Marina Piccola e Corso Italia.
I turisti che desiderano visitare la splendida Cattedrale, possono imbarcarsi a Napoli, Castellamare, o a Capri sui traghetti per Sorrento Snav.