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Sorrento: la Tarsìa, l’artigianato tipico

la tarsia di sorrentoSorrento, la nota località turistica campana è anche un centro famoso per le sue antiche tradizioni artigianali.

Con il termine tarsìa di origine araba si indicano quei lavori in pietra o in legno realizzati a Sorrento con la tecnica dell’intarsio.

L’origine della tarsìa sorrentina è legata alla presenza nella città di alcuni monaci benedettini che tra VI e VII secolo eseguivano nel loro laboratorio lavori d’intarsio ed intaglio con differenti qualità di legno, tra cui il noce, il  limone, l’arancio e l’ulivo. Nelle chiese di Sorrento esistono tutt’ora veri e propri capolavori realizzati con la tecnica dell’intarsio.

Ma soltanto nel corso dell’8oo’ si sviluppò una vera e propria industria di ebanisteria, quando Sorrento, innalzata a meta turistica d’eccellenza per  nobili e borghesi di tutta Europa, iniziò a sentire l’esigenza di proporre ai visitatori dei souvenirs locali. Uno dei maestri dell’intarsio più celebrati al mondo è Antonio Damora, che collaborò con il tedesco G. Fischer a Napoli per restaurare l’arredo della Reggia.

I principali motivi che decorano questi lavori sono quelli attinti dalla realtà napoletana e sorrentina. In particolare il tema più diffuso è quello della tarantella, che i vari incisori inquadrano su sfondi diversi, indugiando sulle varie figure che assumono i ballerini durante la danza.

I turisti affascinati da questi opere tradizionali dell’arte campana possono raggiungere Sorrento, imbarcandosi a Castellamare, Napoli e Capri sugli aliscafi Snav.

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