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Napoli: la leggenda del coccodrillo di Castel nuovo

Napoli è una città famosa per le sua storia e i suoi monumenti, attorno ai quali spesso circolano misteriose leggende che rendono la loro visita ancor più suggestiva e affascinante.

Una di queste ruota attorno alle segrete del Maschio Angioino, uno dei monumenti simbolo del capoluogo partenopeo. L’antico castello presentava un lugubre locale sotterraneo chiamato inizialmente  la “fossa del miglio”, perché qui in un primo momento erano depositate le riserve di grano, successivamente invece, quando il luogo fu adibito a prigione, fu detto “fossa del coccodrillo” per la presunta presenza di questo rettile nei sotterranei del palazzo.

Secondo la leggenda, poiché i prigionieri rinchiusi nei sotterranei scomparivano improvvisamente, fu allora predisposto un controllo maggiore e si scoprì della presenza di un coccodrillo che penetrava nelle segrete del Maschio Angioino attraverso un’apertura nella parete. Il feroce rettile azzannava i prigionieri e li trascinava con sé in mare per divorarli. Si racconta che l’animale fosse approdato a Napoli perché attirato da una nave proveniente dall’Egitto. Dopo la scoperta del coccodrillo, si prese la decisione di dare in pasto all’animale i prigionieri più invisi alle autorità. Infine, il coccodrillo fu ucciso asdottando come esca una coscia di cavallo e il corpo dell’animale fu poi impagliato e appeso alla porta d’ingresso.

I turisti che desiderano visitare il bel capoluogo partenopeo, possono raggiungere Napoli, partendo da tutte le destinazioni servite dalle navi Snav.

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