Lo splendido e suggestivo porto romano di Ventotene, isola appartenente all’arcipelago ponziano, è stato ricavato dal banco tufaceo che declinava verso il mare.
Dallo scavo, avvenuto probabilmente in età augustea, è emerso un bacino profondo più di 3 metri e protetto dalla roccia di tufo.
L’imboccatura del porto è rivolta verso oriente e, grazie alle pareti rocciose che circondano la struttura, consente il passaggio anche in presenza dei venti di Maestrale e Libeccio; solo i venti provenienti da Sud-Est provocano una noiosa risacca, non sempre insidiosa.
Il porto, inizialmente, veniva utilizzato principalmente da navi medio-piccole, che rendevano sicuri, anche in caso di cattivo tempo, i collegamenti periodici tra la terraferma e l’isola, che davano agli isolani i vari rifornimenti.
Ancora oggi sono visibili, all’imboccatura del porto, le grandi bitte che servivano sia a sbarrare l’accesso che a facilitare l’ingresso sull’isola, con l’aiuto di catene o cime da traino, le quali venivano collocate in una piccola grotta, retrostante il porto, scavata nelle roccie di tufo.
Ricordiamo ai turisti che l’isola di Ventotene è raggiungibile imbarcandosi a Napoli sugli aliscafi per Ponza Snav.