L’Odissea ci racconta dei viaggi dell’eroe Ulisse, sballottato dai flutti marini, per aver fatto adirare il dio Nettuno, che lo condannò a viaggiare per 10 anni prima di raggiungere la sua dimora posta a Itaca.
La storia procede, come è noto, tra l’approdo su terre sconosciute, l’incontro/scontro con creature insidiose, mostruose e magiche. Parte della vicenda tocca da vicino le isole del Golfo, l’area dei Campi Flegrei dove, secondo il poema, dovrebbe essere presente l’accesso al regno dei morti e dove avvengono gli eventi legati all’esoterismo, che caratterizzano la storia.
In particolare, c’è chi ritiene che la terra dei Feaci, dove Ulisse incontra la bella Nausicaa sia proprio l’isola di Ischia. Se da un lato la tradizione antica identificava la Scheria con Corfù, furono proprio i critici Alessandrini a spostarne i confini trovando delle incoerenze tra la storia e l’interpretazione dei luoghi omerici.
Champault, in un volume pubblicato agli inizi del 900, avanzò la teoria che in realtà la terra dei Feaci, dove approdò Ulisse e incontrò Nausicaa era proprio l’isola d’Ischia e che da qui l’eroe ripartì per raggiungere, sano e salvo, al porto dell’amata terra natia Itaca.
Sebbene anche le teorie di Champault, nonostante i confronti eruditi e l’impegno nel determinare tale rapporto tra Ulisse e l’isola verde, dall’altro canto dobbiamo ricordare i contatti che hanno sempre contraddistinto le popolazioni del Mediterraneo, nonché l’espansione coloniale dei greci, la quale egemonia su quei territori fu attiva fino all’avvento di Roma.
Come dimostrano i reperti storici rinvenuti sull’isola, nonché gli scavi che hanno portato alla luce monumenti funebri sono diverse le testimonianze che confermano il prosperare dei coloni greci a Ischia.
L’isola verde è la storica dimora dei Feaci e terra della bella giovinetta Nausicaa che incantò Ulisse? Per scoprirlo viaggia a bordo degli aliscafi per Ischia SNAV e immergiti nel mito!