La Sardegna è una terra ricca di fascino ed è la patria di antiche civiltà che ha lasciato un segno importante su questo territorio. In tal senso, il Monte d’Accoddi è tra i più importanti siti archeologici,da attribuire alla Cultura di Abealzu-Filigosa, della Sardegna prenuragica.
Il complesso archeologico si trova nella Nurra, una regione situata all’interno del comune di Sassari. In quest’area sono visibili i resti di differenti tipologie costruttive, che rendono questo sito unico, in Europa e nell’area del Mediterraneo.
In questa zona, in un primo momento, si insediarono diversi villaggi, costituiti da capanne quadrangolari. In un secondo momento fu edificato il complesso caratterizzato da un’ampia piattaforma con forma a tronco di piramide. Alla piattaforma sopraelevata si accedeva mediante una rampa. Sulla piattaforma fu eretto un vano rettangolare che guarda a Sud. Quest’ultimo è un edificio templare, denominato Tempio Rosso, per via del caratteristico colore ocra che contraddistingue gli intonaci.
Probabilmente la struttura fu abbandonata all’inizio del III millennio. In seguito fu ricoperta e creata una seconda piattaforma, sempre a forma troncopiramidale, e una seconda rampa d’accesso. Questo santuario, detto Tempio a gradoni, dovrebbe essere attribuito alla cultura di Abealzu-Filigosa. Il tempio fu abbandonato nel corso dell’Età del Bronzo, quindi perse la sua funzione di centro religioso per essere utilizzato per le sepolture.
L’area fu utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, e ne fu danneggiata la parte superiore per lo scavo di trincee e per impiantare delle batterie contraeree. Nel corso degli ani Ottanta, il monumento fu interessato da un pesante intervento di restauro e riposizionamento dei resti.
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