Salvator Rosa, pittore e poeta italiano di epoca barocca, è nato a Napoli nel 1615.
L’artista nasce nel quartiere Arenella e, dopo la morte del padre, il nonno lo manda a studiare in un convento.
Personaggio ribelle, inizia la sua carriera artistica dedicandosi alla creazione di paesaggi con scene pittoresche e spesso turbolente.
A Roma, nel 1638, crea il suo primo lavoro di arte sacra: l’Incredulità di Tommaso per l’altare della Chiesa Santa Maria della Morte.
Artista eclettico, ci cimenta anche nella recitazione, nella poesia e nella musica e prende parte in alcuni spettacoli satirici.
L’artista compone nel 1639 il poema Il Malmantile Racquistato e le satire Musica, Poesia, Pittura e Guerra; lo stesso anno dipinge il suo autoritratto, oggi esposto agli Uffizi di Firenze.
Il bizzarro artista viene soprannominato “Salvator delle battaglie” per le rappresentazioni di grandiose e sceniche battaglie, dal tono esoterico come Streghe e Incantesimi e dal gusto classico come La morte di Socrate.
Salvator Rosa muore a Roma nel 1673 ed è sepolto in Santa Maria degli Angeli.
La terra natia del grande artista napoletano è raggiungibile imbarcandosi da tutte le destinazioni servite dalle navi Snav.