Dal 23 settembre, a Napoli, presso il Museo di Capodimonte, è aperta la mostra “Il giovane Ribera tra Roma, Parma e Napoli 1608-1624”.
Vengono presentati una quarantina di capolavori del grande pittore spagnolo, tra i massimi esponenti della pittura paesaggistica europea, realizzati durante la sua gioventù in Italia e che lo portarono alla maturità artistica consacrandolo tra i maestri del ‘600.
Sulle orme di Caravaggio, inizia presto il suo viaggio nel nostro paese da Roma a Parma, approdando infine a Napoli, punto di incontro tra la cultura iberica e quella italiana. La città partenopea resterà sempre il cuore della pittura di Ribera.
Moltissime le opere prodotte dallo “Spagnoletto”, come viene comunemente chiamato. Tra le più importanti citiamo “Il Sileno ebbro” (in permanenza a Capodimonte), “Il Martirio di Sant’Andrea” e “L’Estasi di San Francesco”.
Ammirando i suoi capolavori, è facile capire cosa Ribera rappresenti per la storia dell’arte.
Per chi volesse godere della visione dei lavori del giovane Ribera a Capodimonte, ricordiamo che Napoli è raggiungibile da tutte le destinazioni servite dai traghetti e dagli aliscafi Snav.
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