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Napoli: il curioso caso del sangue di San Gennaro

San Gennaro, santo protettore della città di Napoli, nacque a Benevento o Caroniti nel 272 d.C.

La sua esistenza non è comprovata, così come è impossibile risalire con sicurezza al luogo e la data di nascita, ma negli Atti Vaticani si narrano molte vicende del Santo Patrono. Qui di seguito narriamo una delle più conosciute.

San Gennaro era il vescovo di Benevento e riconosciuto cristiano durante una liturgia a Miseno per consolare un giovane condannato, fu arrestato insieme ai suoi compagni. Il vescovo fu condannato a essere sbranato dagli orsi nell’anfiteatro di Pozzuoli ma, a causa dell’assenza del governatore, la condanna fu sospesa.
Il seguito il santo fu decapitato e una pia donna, di nome Eusebia, conservò parte del suo sangue in due ampolle.
Un secolo dopo, quando il corpo del santo fu trasferito da Pozzuoli a Napoli, una donna si presentò con le ampolle contenenti il sangue coagulato. Come per provare la buona fede della donna, il sangue vicino al corpo del santo si liquefò all’improvviso.

Ricordiamo ai turisti che Napoli, la terra protetta da San Gennaro, è raggiungibile partendo da tutte le destinazioni servite dai traghetti e dagli aliscafi Snav.

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