Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è un pilastro della letteratura italiana del Dopoguerra. Pubblicato per la prima volta nel 1958, il volume tratta le vicende di una famiglia nobile siciliana tra i 1860 e il 1910. Il Gattopardo è ambientato a Palermo e nel feudo di Donnafugata, vale a dire l’odierno paese di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento.
Tomasi di Lampedusa decisa di raccontare le vicende di un suo antenato, il bisnonno Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa. Nell’opera ne cambia però il nome, che diventa Principe Fabrizio Salina. Il Gattopardo dà uno spaccato della Sicilia negli anni più importanti del Risorgimento, parlando di una famiglia che per lungo tempo “non aveva mai saputo fare neppure l’addizione delle proprie spese e la sottrazione dei propri debiti”. Il romanzo fu poi “portato” al cinema da Luchino Visconti nel 1963, col lungometraggio omonimo.
In Sicilia vengono organizzate escursioni a Palma di Montechiaro alla scoperta dei luoghi de Il Gattopardo (oltre a quelli di Palermo). In particolare nel paese dell’agrigentino è possibile visitare la Chiesa Madre, il Palazzo Ducale, il Castello e la Chiesa e Convento delle Benedettine. In quest’ultimo edificio, uno dei tantissimi palazzi storici della Sicilia, è conservata la tomba di Isabella Tomasi di Lampedusa.
E’ possibile raggiungere la cittadina da Palermo con pulman che effettuano la tratta 4 volte al dì e impiegano poco più di due ore. Inoltre dal capoluogo siciliano Palma di Montichiari è raggiungibile in auto attraversando la regione, per un percorso di circa 150 chilometri, tramite la A19.
Il Gattopardo
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