Giuseppe Balsamo, detto Conte di Cagliostro, nacque a Palermo nel 1743 e fu uno dei più controversi alchimisti italiani.
Cresciuto per strada e affidato ai monaci di un monastero, il conte fu istruito sulla chimica e la medicina, ma fu presto espulso perchè durante la lettura di un martirologio sostituì i nomi dei martiri con quelli di famose prostitute.
Giuseppe Balsamo si trasferì a Messina e mise a segno un imbroglio che gli fruttò 60 once d’oro. Proprio a Messina si appropriò del titolo di Conte e conobbe Altus, che gli insegnò l’alchimia e le scienze esoteriche. Quando Altus morì, Cagliostro sposò Lorenza Feliciani e insieme alla compagna girò l’Europa facendosi conoscere come alchimista, guaritore, indovino e dispensatore di afrodisiaci e elisir di giovinezza.
Cagliostro entrò anche nella massoneria di Londra e venne identificato con l’Ebreo errante e fu acclamato in tutta Europa. Ma il conte sopravvalutò i suoi poteri e iniziarono i suoi problemi con la giustizia: fu rinchiuso dapprima nella Bastiglia, poi a Roma e infine a San Leo, dove morì nel 1775… ma la sua leggenda continuò, circondando la sua figura da un alone di mistero.