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Ventotene: rovine di Punta Eolo

L’isola di Ventotene è stata un tempo abitata dai greci e dai romani, i quali la chiamavano in greco antico Pandataria.

Di questo periodo sono rimaste diverse tracce: il porto antico, le peschiere nelle rocce vulcaniche e diverse rovine di ville e acquedotti tra cui Villa Giulia.

Le rovine di Punta Eolo sono costituite appunto dai resti di questa villa romana costruita sul promontorio nella prima età augustea e dimora di esilio di Giulia, figlia dell’imperatore Augusto.
In questa villa fu esiliata anche Agrippina, nipote dell’imperatore Tiberio, morta di stenti sull’isola.

La villa, in seguito abbandonata, è stata preda di saccheggi che l’hanno ridotta all’ossatura che ne permette comunque la ricostruzione generale.

Alcuni materiali sono stati prelevati abusivamente dalle rovine per musei privati, come nel caso di Sir William Hamilton nel XVIII secolo.

Queste rovine hanno comunque un notevole effetto scenografico che arricchiscono ancora di più la bellezza di Ventotene.

L’isola tirrenica, meta per rilassanti vacanze marine, è raggiungibile imbarcandosi a Napoli sugli aliscafi per Ponza Snav.

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