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Sicilia: la storia di Cariddi

La Sicilia, culla di passate e varie dominazioni, è sempre stata crocevia di miti e leggende che affondano le loro radici nelle tradizioni greche, nella religione e nelle più profane credenze popolari.

Cariddi è un mostro mitologico che impersona, nell’immaginario collettivo, un vortice formato dalle acque dello stretto di Messina.
Tale ninfa greca è figlia di Poseidone e di Gea ed è l’essere più vorace che sia mai esistito. Cariddi è tanto affamata che quando Ercole passa dallo Stretto di Messina con la mandria di Gerione, ruba alcuni buoi per mangiarseli. Non lo avesse mai fatto. Zeus le scaglia contro un fulmine trasformandola in un mostro che succhiava l’acqua del mare e la risputava tre volte al giorno con tale violenza da far naufragare le navi di passaggio. Il primo a raccontare questo mito fu Omero spiegando che Cariddi si trova di fronte a Scilla.
Scilla (colei che dilania) è anch’essa stata una stupenda ninfa trasformata in un mostro e, insieme a Cariddi, rappresenta la forza distruttrice del mare.

Si ricorda ai turisti che è possibile arrivare in Sicilia partendo dal porto di Napoli con i traghetti per Palermo Snav.

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